Report impatto ambientale “SotAlaZopa 2012”

Introduzione

L’Associazione Ecosostenibile Aguaz ha redatto breve report sull’impronta ecologica del festival musicale “SotAlaZopa” che ha avuto luogo il 14 e l’15 settembre presso i prati della campagna di Tonadico.

Abbiamo preso in esame 5 categorie che consideriamo le più critiche ed incidenti in termini di emissione di CO² e siamo intervenuti con soluzioni pratiche ed azioni di prevenzione per limitare l’impatto ambientale dell’evento. Grazie ai dati raccolti durante le scorse edizioni di SotAlaZopa possiamo oggi quantificare concretamente il valore dei nostri interventi, delle idee sostenibili e degli esperimenti ecologici che abbiamo messo in atto.

In sostanza siamo andati ad analizzare:

  • Mobilità
  • Alimenti
  • Rifiuti
  • Comunicazione
  • Energia

Chi è Aguaz e cos’è SotAlaZopa

L’associazione ricreativa culturale Aguaz è nata nel 2009 dell’aggregazione di alcuni giovani provenienti dai diversi comuni della valle del Primiero. Attualmente l’associazione conta più di 40 soci di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Da settembre 2010 l’associazione ha deciso di intraprendere un percorso formativo studiando le principali cause di inquinamento scaturito da eventi pubblici, andando a ricercare soluzioni da sperimentare per riuscire a proporre eventi a basso impatto ambientale.

“SotAlaZopa” è storicamente la prima manifestazione proposta da Aguaz e si tratta un festival musicale che quest’anno ha festeggiato il suo quarto compleanno. Dopo aver ospitato nelle precedenti edizione artisti di calibro nazionale come i Vallanzaska, i Fratelli Calafuria, i Bud Spencer Blues Explosion, The Bastard Sons of Dioniso e i Ministri quest’anno ha avuto l’onore di portare al cospetto delle Pale di S. Martino nientemeno che Bob Corn, i 2Pigeons, Anansi, i Marta sui Tubi e il Teatro degli Orrori (freschi partecipanti allo Sziget Festival di Budapest e tra le band esibitesi al Concertone del Primo Maggio). Oltre a questi grandi gruppi hanno preso parte all’evento altri 12 artisti provenienti da diverse zone del Trentino, dell’Alto-Adige e dal vicino Veneto. Come ogni anno erano presenti alcune associazioni no-profit quali gli amici di Tra Me a TErra, Emergency, Coopi, Parco Naturale di Paneveggio e WWF che hanno partecipato con la promozione e la vendita del proprio merchandising, la distribuzione di materiale informativo e l’organizzazione di “Indovina chi viene a merenda”, un istruttivo spuntino per bambini a cura del Focus Group Immigrazione che ha avuto luogo nel centro storico di Tonadico con la proposta di piatti tipici preparati da dei rappresentanti delle realtà straniere che vivono in Primiero.

Quest’anno inoltre sono state proposte diverse iniziative collaterali di contorno come il già collaudato Torneo di Green Volley realizzato in collaborazione con l’U.S.Primiero, le dimostrazioni di volo con parapendio ad opera degli Homo Volans Primiero, lo spettacolo teatrale dei bizzarri Improvvirus ed il pranzo No-Strano preparato amorevolmente dagli amici dell’Associazione Tonadighi Strighi.

Rispetto alle scorse edizioni l’affluenza di pubblico è notevolmente aumentata radunando complessivamente nelle due serate circa 6000 persone, un dato importante da tenere in considerazioneper l’analisi dell’impronta ecologica del festival.

In sostanza, “SotalaZopa” è una manifestazione dove la musica viene proposta come collante tra il divertimento e la sensibilizzazione a tematiche di carattere ambientale, di solidarietà, integrazione e volontariato.

Cosa è stato preso in considerazione

Come detto in precedenza abbiamo preso in analisi le suddette criticità:

1. Mobilità

Non avendo purtroppo grossi mezzi a disposizione per una valutazione scientifica abbiamo fatto una stima delle macchine posteggiate nei pressi dell’area concerto.

Sono state stimate circa 500 automobili complessive, 150 il venerdì e oltre 400 il sabato posteggiate negli spazi riservati e lungo la strada. Per ovviare a questa problematica Aguaz ha messo in campo tutta una serie di iniziative di sensibilizzazione ma anche delle soluzioni immediate, pratiche e tangibili. In particolare è stato promosso l’uso del mezzo ecologico per eccellenza, la bicicletta, offrendo la prima consumazione a tutti gli amanti dei pedali ed abbiamo predisposto un Bici Park che ha ospitato 32 bici il venerdì e 24 il sabato.

Con quest’iniziativa abbiamo ridotto la presenza di circa 50 automobili per un risparmio di emissione CO² stimata pari a 40 Kg.

Nei mesi antecedenti all’evento e stata inoltre attivata una pagina web dedicata ad il servizio di carpooling per i partecipanti all’evento che ha soddisfatto le esigenze di 4 persone, contribuendo in maniera concreta alla sostenibilità del festival.

Riguardo alle iniziative di sensibilizzazione occorre citare lo show dedicato ai bimbi messo in piazza (è proprio il caso di dirlo…) dai giocolieri dell’Associazione Improvvirus. Dal titolo “Biglietto Prego“; è uno spettacolo a sostegno della mobilità sostenibile. Si passa dalla valorizzazione della comunità che usa i mezzi pubblici alle nevrosi degli automobilisti incolonnati in code senza fine, dalle salutari ed ecologiche pedalate ciclistiche all’allegria spensierata delle gite in bus, dai problemi dell’accumulo e smaltimento di scarti di materiali di manutenzione fino ai sogni di viaggi nello spazio per ritrovarsi in altri mondi meno frenetici e rumorosi, più calmi, tranquilli e silenziosi, dove ci si sposta a velocità ridotta e senza fretta.

Un altra iniziativa di educazione ambientale è stato lo stand “Dynamo Race”; con due biciclette, due dynamo ed una vecchia pista per le macchinine Polistil i genii elettronici di Aguaz hanno creato un centro di svago per i più piccoli, felici di sfidarsi all’ultima pedalata. Le due biciclette infatti, collegate con due dynamo alla pista, servivano da alimentazione elettrica per far viaggiare le macchinine. Un iniziativa dal duplice valore etico che racchiude in se stessa la sensibilizzazione nei confronti del muoversi in maniera responsabile e dell’utilizzare forme di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Sotto la voce “mobilità” da citare anche lo stand degli amici della “Dolomiti Unicyclist”, associazione di ragazzi con la passione per i monocicli e le presenze al free camping tra venedì e sabato. La possibilità di poter piantare gratuitamente un tenda nei pressi dell’area concerto ha permesso a molte persone interessate all’intero programma del festival di fermarsi per la notte evitando di dover più volte ripetere la stessa tratta in automobile.

2. Alimenti

La totalità degli alimenti e delle bevande sono state acquistate alla Coop Trentino di Primiero e alla Cantina Moser di Feltre.

Abbiamo utilizzato materie prime di origine biologica per quanto riguarda la realizzazione della Merenda e del Pranzo No-Strano, realizzato con i cibi tipici delle nostre valli e con prodotti dove possibile reperiti in loco come il miele offertoci dalla ditta El Rasabek, il formaggio prodotto nel Caseificio Comprensoriale di Primiero e realizzato con il latte degli allevamenti della valle, lo sciroppo di sambuco fornitoci da Michele Bettega.

Per i restanti alimenti abbiamo avuto la massima attenzione al rispetto della filiera corta, privilegiando materie prime di origine Trentina o perlopiù del vicino Bellunese. Sono stati infatti utilizzati pasta di salsiccia (luganega), wurstel e speck del gruppo “Filiera Agroalimentare Trentina“, prodotti a Predazzo e a Castelnuovo dalla lavorazione della carne di suino nazionale. Abbiamo inoltre spinato due tipi di birra: La Dolomiti prodotta nella vicina fabbrica di Pedavena col malto della Vallata Bellunese e l’acqua delle nostre Vette e la “Alta Vienna” del nuovo birrificio primierotto BioNoc‘, prodotta nello stabilimento di Mezzano secondo ricette e tradizioni delle birre d’abbazia.

3. Rifiuti

Durante l’edizione 2011, introducendo l’uso dei bicchieri lavabili e riutilizzabili e prestando attenzione durante la fornitura della merce a rispettare la filosofia del vuoto a rendere e differenziando correttamente i restanti imballaggi erano stati prodotti complessivamente 1550 l, circa 1,5 m³ di rifiuti.

Abbiamo quindi riconfermato l’uso dei bicchieri riutilizzabili, che nella scorsa edizione ci ha permesso di ridurre del 47% la mole totale dei rifiuti prodotti e sono stati usati inoltre tovaglioli certificati FSC e vaschette in mater-bi compostabili per il servizio dei panini, delle patatine fritte e delle polpette di fagioli. Anche per il servizio del Pranzo No-Strano nel centro storico di Tonadico sono state utilizzate esclusivamente stoviglie in amido di mais.

Al termine della manifestazione i contenitori sono stati svuotati e controllati da alcuni soci, i rifiuti sono stati divisi per categoria e stoccati negli appositi sacchi garantendo una seria raccolta differenziata.

Complessivamente sono stati prodotti 900 l di rifiuto organico, 3600 l di multimateriale (vetroplastica-alluminio), 800 l di carta, 1100 l di indifferenziato.

Il volume di rifiuti totale è triplicato e in un certo senso è anche giustificabile visto l’incredibile afflusso di gente al festival, ma grazie ai bicchieri cauzionati e alla raccolta differenziata dei volontari l’83% della massa totale subirà il processo di riciclo. Rimane dunque 1 m³ effettivo di residuo solido prodotto.

Purtroppo però tutti i bei sforzi ed i risultati che eravamo riusciti ad ottenere durante l’edizione del SAZ 2012 sono stati in parte vanificati dal comportamento poco rispettoso nei confronti della nostra green mission da parte di alcuni partecipanti al festival che in barba anche al regolamento sulla sicurezza relativo ai concerti hanno portato da casa loro parecchie lattine, bottiglie di vetro e quant’altro poco sostenibili.

C’è inoltre da sottolineare che pochi si sono sforzati di avere almeno l’educazione di stoccarli negli apposti contenitori con ordine e seguendo le indicazioni per una corretta raccolta differenziata costringendo alcuni organizzatori ad uno spiacevole lavoro da netturbini il giorno seguente.

È necessario avere un rispetto maggiore per la filosofia “Green Rock”, per il lavoro dei volontari e soprattutto per l’ambiente che ospita questo festival. Vedere che non c’è stata quella condivisione di intenti a cui tutti i partecipanti all’evento erano stati chiamati ci delude e ci costringerà ad applicare delle regole più ferree a riguardo nelle edizioni future. Peccato, sarebbe bastato un po’ di buon senso in più da parte di tutti.

4. Comunicazione

L’evento è stato promosso massicciamente sulla rete con una newsletter inviata a 600 indirizzi e-mail, tramite il sito internet dedicato che dallo scorso maggio ha superato le 16.000 visite, con oltre 11.000 visitatori unici e picchi di oltre 1000 visite giornaliere nei giorni precedenti al festival. Da segnalare anche il video promo su YouTube, che nei 20 giorni che hanno preceduto il festival ha raggiunto le 2500 visite, una pagina specifica su Facebook che conta più di 2200 “like” e l’evento sul medesimo social network che ha collezionato oltre 1.000 partecipanti confermati. Abbiamo inoltre investito molto su banner e annunci a pagamento on-line su Google AdWords, Youtube e Facebook. SotAlaZopa era inoltre presente sul sito dell’Apt locale, sul sito ufficiale del Parco di Paneveggio, sul blog Trento Today, testitradotti.it, rockol.it, Sanbaradio, RockLab, sui siti delle band partecipanti, sul sito della comunità (TPG), crushsite.it, franzmagazine.com, keepon.it. Sulla stampa cartacea invece sono stati pubblicati quattro articoli sul quotidiano “Il Trentino” , tre su “l’Adige” e con un bell’articolo sul “Trentino Mese”. La data di sabato è stata inoltre segnalata sia su XL di Repubblica che su Rolling Stone Magazine sulle date del tour del Teatro degli Orrori.

Per quanto riguarda la pubblicità cartacea abbiamo anche quest’anno incrementato le unità di stampa in modo da poter coprire più zone con 2500 volantini A6, 200 Manifesti 50×70 e 2000 depliants A3. I primi 2500 volantini sono stati stampati a fine luglio in formato A6 evitando i pieni di colore durante la lavorazione grafica e sono stati distribuiti in alcuni festival musicali del nord-est come lo Sherwood festival a Padova e tutti i festival minori ma comunque partecipati del Trentino e del Bellunese come Le 7 Chiavi, Fuochi Fatui, Levico Lake Festival, Reset Festival, Live at Albere Park e via dicendo. I 2000 pieghevoli in formato A3 sono stati distribuiti dal 20 agosto in poi coprendo Primiero, Trento, Valsugana, Val di Fiemme, Val di Fassa e la provincia di Belluno e 2 importanti festival come l’Home Festival a Treviso ed l’A Perfect Day a Villafranca.

Tutto il materiale pubblicitario è stato stampato su carta riciclata certificata FSC, ovvero da fonti gestite in maniera responsabile, prodotta da Fedrigoni a Arco. Abbiamo anche fatto attenzione alla grammatura per ridurre al minimo la carta utilizzata (100g per i depliants, 150 per i manifesti).

5. Energia

L’alimentazione dell’impianto audio-luci, della rete di illuminazione e la corrente necessaria per il funzionamento di alcuni elettrodomestici da cucina (freezer, frigorifero, thermos, affettatrice) proveniva interamente dalla rete idroelettrica di A.C.S.M s.p.a, ed il consumo complessivo delle due giornate ammonta a 1120 khw. Il consumo di elettricità è triplicato rispetto all’edizione 2011, ma questa è una conseguenza inevitabile con il crescere dell’evento. Un impianto audio-luci professionale sul second stage e l’impianto luci del main sono stati migliorati rispetto alla scorsa edizione (nel secondo caso vincolante dal contratto degli artisti principali) e questo comporta un naturale aumento dei consumi.

Citiamo anche qui, come forma di sensibilizzazione nei confronti delle energie rinnovabili, lo stand “Dynamo Race” (vedi la voce mobilità).

Valutazione qualitativa e quantitativa del festival

Siamo cresciuti soprattutto in termini di comunicazione con un piano pubblicitario via web studiato ed efficace come testimoniano i numeri della campagna su Facebook e YouTube e il successivo riscontro numerico in termini di affluenza all’evento. Pur avendo aumentato l’uso della pubblicità cartacea, che comunque su bilancio ecologico complessivo incide pochissimo, siamo soddisfatti di questa scelta, necessaria per far conoscere il festival sempre più in la rispetto ai limiti orografici che purtroppo chiudono in se stessa la Valle di Primiero. Siamo infatti convinti che la cosa davvero più importante sia riuscire a radunare più persone possibile all’evento, dimostrare concretamente come sia possibile essere attenti alla natura che ci circonda anche in queste occasioni di aggregazione mantenendo soprattutto quell’originalità che è allo stesso tempo un forte gancio pubblicitario ed un marchio di notorietà per le edizioni future del festival.

Un ottimo risultato è stato anche dall’utilizzo della bicicletta e dal sistema di promozione dello stesso; abbiamo infatti deciso di incentivare l’uso del mezzo ecologico per eccellenza offrendo gratuitamente a tutti i ciclisti la prima consumazione evitando la presenza di ulteriori automobili. Va detto inoltre che il cambio location ha favorito sicuramente anche gli spostamenti a piedi dei partecipanti al festival provenienti dal Primiero dal momento che la nuova area concerto è più centrale e facilmente raggiungibile senza sforzo da tutti gli abitanti dell’alta valle. In generale possiamo comunque trarre conclusioni positive in merito a tutto l’aspetto della mobilità; abbiamo raccolto testimonianze davvero piacevoli da persone arrivate a Tonadico in autostop da Ortisei, in autobus da Brescia o addirittura in bicicletta da Bassano del Grappa ma anche riguardo al successo ottenuto dalle iniziative di sensibilizzazione ben accolte dal pubblico presente.

Un’altra delle sorprese più piacevoli riguarda una delle novità del SAZ 2012, ovvero la massiccia adesione al free camping che ha ospitato oltre 400 campeggiatori complessivi tra venerdì e sabato notte. La eterogeneità di provenienza dei campeggiatori stessi è un altro fattore positivo perché è un segnale di come il nostro festival sia riuscito a farsi conoscere anche fuori regione.

Molto soddisfatti in termini di partecipazione sono stati anche gli autori del Pranzo No-Strano, i Tonadighi Strighi, capaci di riuscire a far conoscere gli usi e le tradizioni gastronomiche delle nostre valli con un occhio attento alla filiera corta, allo spreco e alla reperibilità delle materie prime.

L’unico vero aspetto negativo riguarda la gestione dei rifiuti dovuta alla scarsa collaborazione del pubblico presente come già specificato sopra… un brutto neo nel contesto di una manifestazione altrimenti magnificamente riuscita. Di positivo c’è da segnalare la partecipazione al mercatino degli amici di “Bubi: Artigianato pazzerello” bancarella molto apprezzata che vendeva lampade, gioielli e accessori costruiti esclusivamente con materiali da recupero.

Conclusioni: come migliorare

Sarebbe a questo punto molto interessante aderire all’ iniziativa provinciale “Manifestazione ClimAmica”, già sperimentata sul Festival dell’Economia, per analizzare nel dettaglio l’impatto ambientale del SotAlaZopa 2013 ed essere più precisi e di conseguenza più attenti nel limitare le principali cause di inquinamento.

Saremo inoltre costretti ad agire con maggior rigidità riguardo alla produzione e allo stoccaggio dei rifiuti visto il poco rispetto nei confronti del liet-motiv che caratterizza l’intero festival. Ci dispiace dover fare i gendarmi ma per noi essere rispettosi dell’ambiente che ci ospita e essere fedeli a 5 semplici regole di etica sostenibile è importante quanto la qualità musicale dell’evento. Continueremo a proporre grandi artisti, ma da parte di tutti c’è bisogno di maggior attenzione, rispetto ed educazione.

Ci proponiamo inoltre di avviare dei contatti con Trantino Trasporti e con A.C.S.M Primiero per cercare nuove soluzioni in termini di mobilità alternativa. Da circa un anno infatti, la Comunità di Primiero in collaborazione con A.C.S.M ha dato il via al progetto di mobilità elettrica denominato “Primiero Green Way” e personalmente riteniamo che SotalaZopa possa essere la prima grande manifestazione della nostra valle supportata da un servizio navetta ad energia elettrica.

Concludendo riteniamo di poter ancora fare qualcosa per migliorare ulteriormente, da parte nostra lo staff di Aguaz garantisce la massima dedizione e spirito di innovazione, ma su questi grandi numeri di affluenza è necessario soprattutto che ognuno faccia la propria parte per il vivere sereno di tutto il popolo SAZ ed il continuo crescere rigoglioso del SotAlaZopa Mountain Rock Festival.

Scarica il report (PDF)

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